Un parto in casa finito male e un dolore, immenso e insanabile, che scava nelle profondità più recondite dell’anima. E, di quell’anima, se ne prende un pezzetto alla volta. Un dolore silenzioso, subdolo, che giorno dopo giorno sgretola la relazione tra Martha Weiss (da urlo l’interpretazione di Vanessa Kirby, già ammirata in The Crown) e Sean Carson (Shia LaBeouf). Un dolore che, in fin dei conti, annienta le loro stesse esistenze.
Martha è pura empatia fin da quando la vediamo alle prese con un travaglio difficilissimo. Gli sguardi, i movimenti, il modo in cui cammina, il suo essere ruvida ma sincera. Ogni centimetro del suo corpo trasuda nervosismo, sofferenza, ansia. Tormenti che la divorano e la lacerano sempre di più. Senza alcuna pietà. Tormenti che non vuole accettare, almeno all’inizio. Dal non sapere se affidare il corpicino della bimba defunta alla scienza o darle degna sepoltura, passando per il litigio furioso con la madre fino a quando riesce ad accettare la morte della figlia e, in tribunale, rilascia una dichiarazione che carica di lacrime gli occhi di tutti.
Sean, invece, non sa assumersi le sue responsabilità e si fa travolgere nella spirale di un dolore troppo grande che non riuscirà mai, davvero, a superare. Si allontana così dalla moglie non riuscendo mai a supportarla e sopportarla. Non solo. All’ennesimo rifiuto di Martha, opta per la soluzione meno complicata. La tradisce certificando così qualcosa che entrambi avevano capito ma non hanno mai avuto il coraggio di dirsi. Non si amavano più e aspettavano solo il momento giusto per dirsi addio. Occasione che arriva di lì a poco, davanti all’aeroporto quando Sean scende dall’auto sbattendo la portiera.
Tanti piccoli pezzi di una donna che si frantumano. Pezzetti che si perdono nelle acque della vita e del mondo. Ed è proprio il tema dell’acqua ad essere ricorrente. Dalle “acque” che si rompono a Martha quando sta per avere la bimba, alla panoramica di un fiume che ritorna per scandire l’alternarsi dei mesi e delle stagioni, all’acqua che cade dal cielo (sia come pioggia che come neve). Una scelta stilistica che, insieme alle colonne sonore, ho particolarmente apprezzato.
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