Demolita un po’ ovunque per cast, sceneggiatura e registe apparentemente non all’altezza, "Luna Nera" è la serie fantasy italiana sbarcata su Netflix, a inizio 2020. Ora. Non siamo ai livelli di Cursed e tantomeno di DARK, per carità… e, ok, ci sono elementi non così esaltanti, vedi alcune scene molto deboli per intensità, ritmo e credibilità, vedi il villain che non si discosta per niente dallo stereotipo di altri già triti e ritriti, vedi i meandri in cui si perde la storia e Ade, la protagonista.
Ma, tutto sommato, non è una serie totalmente da cestinare. Ambientata in un tempo lontano e indefinito ma intriso di elementi medioevali, mette in primo piano il ruolo delle donne e le tante sfide che affrontano con grinta e coraggio. La trama è incentrata principalmente sulla storia di Ade, giovane ragazza che lavora come domestica. Costretta a scappare dalla sua casa, insieme al fratellino, perché accusata di stregoneria, prova continuamente a superarsi.
Nella convivenza con le “sorelle” streghe che la accolgono (e la salvano) in più di un’occasione, nell’amore tormentato e romanzato con Pietro (figlio del capo dei Benandanti) e, soprattutto, nella ricerca della sua vera natura, sempre in lotta tra quello che è, una strega bella e con occhi magnetici, e quello che, ahimè, non si capisce cosa voglia veramente diventare.
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