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Immagine del redattoreLuca Signori

Buon quel che vi pare


Situation comedy senza infamia né lode, “Buon quel che vi pare” è incentrata sul rocambolesco ritorno di Emmy (ragazza in carriera) e Matt (musicista in cerca di gloria) a Philadelphia per trascorrere le vacanze di Natale a casa Quinn.


Fin dall’inizio, allo spettatore, arriva un messaggio. Forte e chiaro. Matt fa i salti mortali per farsi accettare da Don, il padre di Emmy. Un tipo che dire autoritario e tradizionalista è poco. Don renderà la vita difficile (anzi, diciamo pure un inferno) non solo a lui, ma a tutta la famiglia.


Degne di nota, a tal proposito, sono le caratterizzazioni dei tanti protagonisti, così come le tematiche correlate. Si passa infatti dal tema religioso (cristianesimo versus ebraismo), a quello dell'avere figli "a tutti i costi", alla disoccupazione fino all’omosessualità. Oltre a questo, però, c’è davvero ben poco. Dopo il terzo, quarto episodio infatti, gli sbadigli inizieranno a moltiplicarsi. Se volete guardarla, fatelo, ma non aspettatevi chissà quale novità rispetto a quanto le sit-com hanno già raccontato e stra-raccontato negli anni.


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